Il lavoro dignitoso nell’interpretazione della dottrina sociale della chiesa

Abstract

Il contributo si propone un’analisi, in prospettiva giuslavoristica, delle linee sistemiche della Dottrina sociale della Chiesa, paradigma necessario di tutte le riflessioni che si sviluppano intorno al tema del “lavoro dignitoso”. Nel richiamare alla “dignità” del lavoro infatti non si può non rievocarne l’ispirazione teologica, ponendosi essa al crocevia dell’umanesimo di matrice cristiana e quello semplicemente razionale. Da questo angolo visuale, si assiste ad una rivalutazione del lavoro umano che controbilancia la sua originaria funzione di espiazione del peccato, verso l’affermazione di esso come prosecuzione della creazione, imitazione di Cristo nella sua esperienza umana di lavoratore. Particolare attenzione sarà riservata al tema della “giusta retribuzione”. Ieri come oggi, misura della giustizia del sistema socio-economico, è stata progressivamente affiancata da diverse prestazioni sociali, aventi come scopo quello di assicurare la vita e la salute dei lavoratori e quella della loro famiglia. L'obiettivo ultimo della Dottrina sociale della Chiesa “non è un reddito per tutti” purtuttavia “ma un lavoro per tutti”, perché solo mediante il lavoro l’uomo trasforma la natura adattandola alle proprie necessità, realizzando sé stesso come uomo ed anzi in un certo senso divenendo “più uomo”.