CALL FOR PAPERS: TRA IL BOSFORO E L’ITALIA. ROMA COME CENTRO E PERIFERIA DELL’OECUMENE BIZANTINO (V-VIII)
TEMATICA
Successivamente all’estinzione dell’ufficio imperiale in Occidente durante la seconda metà del V secolo, la città di Roma venne a cadere dapprima all’interno del temporalmente effimero governo di Odoacre e successivamente sotto il controllo del re ostrogoto Teodorico, inviato dalla corte imperiale di Costantinopoli ad occupare l’Italia. Sotto gli Ostrogoti il territorio italiano sarebbe stato riorganizzato in un’entità politica indipendente formalmente subalterna al governo dell’imperatore, mantenendo conseguentemente una struttura amministrativa distintamente romana. Inoltre, i legami fra Roma e la pars Orientis sarebbero stati notevolmente rafforzati a partire dalla metà del VI secolo, quando a seguito delle guerre d’espansione innescate da Giustiniano la penisola sarebbe ricaduta sotto la diretta autorità di Costantinopoli.
A seguito di tale evento, l’Urbs sarebbe quindi tornata a far parte dei territori amministrati direttamente dal governo imperiale, fino a quando, nel corso dell’VIII secolo, un graduale processo di rescissione dei rapporti di dipendenza politica di Roma da Costantinopoli avrebbe costretto la prima a rimodulare la propria posizione culturale e istituzionale all’interno di un orizzonte sempre più rivolto all’Europa occidentale e la seconda a concentrarsi sulla difesa del suo nucleo principale in Anatolia e nei Balcani.
Durante i due secoli circa di dominio diretto bizantino, l’Urbs avrebbe quindi giocato ruoli multiformi e talvolta contrastanti all’interno del mondo greco- romano.
La metropoli rimaneva infatti un modello alla base dell’identità collettiva dalle popolazioni e dalle istituzioni mediterranee, esercitando un’influenza di primaria importanza nel plasmare forme di auto-rappresentazione messe in atto da individui, popolazioni ed entità politiche in disparete aree geografiche. La città ospitava inoltre la più prestigiosa cattedra della Cristianità, presentando un tale appeal religioso da canalizzare grandi flussi di pellegrinaggio provenienti tanto dalle provincie imperiali del Medio Oriente che dall’Europa continentale.
Allo stesso tempo tuttavia, Roma e la penisola italiana andavano ormai ad occupare un’area geografica lontana tanto dal cuore istituzionale che dal corpo principale dell’Impero, sito nella metà orientale del Mediterraneo. Tale carattere periferico sarebbe andato inoltre esponenzialmente ad aumentare con la discesa dei Longobardi in Italia nella seconda metà del VI secolo, a seguito di cui Roma ed il suo hinterland si sarebbero tramutate in un’area di confine circondata da forze potenzialmente ostili.
Il volume si prefissa dunque di prendere le mosse dalla sfaccettata condizione della città di Roma nel bacino Mediterraneo tardoantico/altomedievale, al cui interno l’Urbs rappresentava contemporaneamente una distante periferia di frontiera ed un polo di legittimazione politico/culturale di prima importanza.
Lo scopo è quello di utilizzare il peculiare contesto di Roma per esaminare culture e società di V/VIII secolo, nonché le loro interazioni, tanto su scala mediterranea che locale.
Il volume si propone un carattere interdisciplinare, e sono pertanto benvenute proposte legate alle diverse tematiche di seguito elencate, e diffusamente descritte nell’allegato “possibili aree di ricerca”:
- Amministrazione
- Società
- Ritualità
- Religione
- Percezione
- Eredità
Saranno incoraggiati interventi che possano declinare tali tematiche abbracciando prospettive storiche, storico/artistiche, archeologiche, giuridiche, religiose o filologiche. Oltre quindi ad interventi dedicati all’Urbs, saranno benvenuti contributi che affrontino le tematiche di interesse in prospettiva trans-geografica e in altre località del mondo tardoantico e medievale.
DEADLINE
31 LUGLIO 2025. Entro 60 giorni, gli Autori riceveranno una risposta motivata, positiva o negativa, in merito alla pubblicazione dell'articolo.
MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE
- I lavori dovranno essere proposti al comitato scientifico unicamente attraverso la piattaforma online della Rivista Vergentis, mediante la sezione “proposte” nella quale effettuare il login o la registrazione nel caso sia il primo accesso alla pagina web della Il login o la registrazione sono necessari per l’invio delle proposte scientifiche e per seguire l’intero iter editoriale.
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PUBBLICAZIONE
Le proposte scientifiche che abbiano superato il processo di revisione editoriale saranno pubblicate in uno dei due numeri semestrali della Rivista Vergentis dell’anno 2025. Print ISSN: 2445-2394; Online ISSN: 2605-3357.